23.9.05

Siamo immuni da attentati ?

Alcuni documenti del SISDE, resi pubblici recentemente, rivelano che, dopo
le affermazioni del Presidente del Consiglio, secondo cui la civiltà
occidentale è superiore a quella islamica, Bin Laden diede ordine di
organizzare un attentato aereo in Italia.

Due terroristi, provenienti da un paese del Medio Oriente, arrivarono a
Napoli con la ferma determinazione di eseguire il "castigo di Allah per
gli infedeli italiani".

Ecco la storia dei due terroristi una volta giunti nel nostro paese:
- Domenica ore 23,47:
arrivano all'aeroporto internazionale di Napoli, via aerea dalla Turchia;
escono dall'aeroporto dopo otto ore perché gli hanno perso le valigie. La
società di gestione dell'aeroporto non si assume la responsabilità della
perdita ed un impiegato consiglia ai terroristi di provare a ripassare il
giorno dopo: chissà, con un po' di fortuna...!
Prendono un taxi
Il taxista (abusivo) li guarda dallo specchietto retrovisore; vedendo che
sono stranieri li passeggia per tutta la città. Durata: un'ora e mezza
Dal momento che non proferiscono lamentela, anche dopo che il tassametro
raggiunge i 190 euro, decide di fare il colpo gobbo: arrivato alla rotonda
di Villaricca, si ferma e fa salire un complice.
Dopo averli derubati dei soldi e coperti di mazzate, li abbandonano
esanimi nel rione 167.

- Lunedì ore 15,45:
arrivano all'aeroporto di Capodichino con la ferma intenzione di dirottare
un aere per farlo cadere sulle torri dell'ENEL del centro direzionale.
I piloti ALITALIA sono in sciopero; stessa cosa per ii controllori di
volo.
L'unico aereo disponibile che c'è in pista è uno della MARADONA AIR con
destinazione Sassari e ha 18 ore di ritardo...
gli impiegati e i passeggeri sono accampati nelle sale d'attesa...
intonano canti popolari... gridano slogan contro il governo ed i piloti!
Arrivano i celerini... cominciano a dare manganellate a destra e a manca,
contro tutti... si accaniscono in particolar modo sui due arabi.

- Lunedì ore 22,07:
a questo punto i terroristi discutono se farlo oppure no... non sanno più
se distruggere Napoli è un atto terroristico o un'opera di carità.

- Lunedì 22,30:
Morti di fame, decidono di mangiare qualcosa al ristorante dell'aeroporto.
Ordinano panino con la frittata e impepata di cozze.

- Martedì 04,35:
in preda ad una salmonellosi fulminante, causata dalla frittata, finiscono
all'ospedale S. Gennaro, dopo aver aspettato tutta la notte nel corridoio
del pronto soccorso. La cosa non sarebbe durata più di un paio di giorni,
se non fosse subentrato un sospetto di colera dovuto alle cozze.

- Domenica 17,20:
Dopo dodici giorni escono dall'ospedale e si trovano nelle vicinanze dello
stadio S. Paolo. Il Napoli ha perso in casa con il neo-promosso Palermo,
per 3-0 con due rigori assegnati alla squadra siciliana dall'arbitro
Concettino Riina da Corleone.
Una banda di ultras della "Masseria Cardone", vedendo i due arabi scuri di
carnagione, li scambia per tifosi del Palermo e gli rifila un'altra
caterva di legnate. Il Capo degli ultras è un tale "Ciccio o'ricchione" che
abusa sessualmente di loro.

- Domenica 19,45:
Finalmente, gli ultras se ne vanno. I due terroristi decidono di
ubriacarsi (una volta nella vita, anche se è peccato...!)
In una bettola della zona portuale gli rifilano del vino adulterato con
metanolo e i due rientrano al S. Gennaro per l'intossicazione. Gli viene
anche riscontrata la sieropositività all'HIV (Ciccio non perdona!)

- Martedì 23,42:
i due terroristi fuggono dall'Italia in zattera con direzione Libia,
diarrea per tutto il percorso, semi-orbi per tutto il metanolo ingerito e
con una dozzina di infezioni e il virus HIV. Giurano su Allah che non
tenteranno mai più nulla contro il nostro amato Paese; gli attentati
preferiscono farli negli Stati Uniti.