18.10.05

Il mitico Steve Jobs per l´ennesima volta sul Time




Ecco una sintesi dell´articolo tradotta da Macity.

Scorrendo il testo si apprendono alcuni interessanti dettagli su come alla Apple si passi da una fase progettuale all'effettivo rilascio di un prodotto. A guidare il filone decisionale e a sovrintendere ogni aspetto c'é, ovviamente, Jobs con il suo intuito, la sua cura maniacale dei dettagli e la sua ostinata caparbietà nel cercare di raggiungere un risultato che ha in mente senza preoccuparsi di ostacoli, difficoltà tecniche o problemi organizzativi.

"Alla Apple - racconta Jobs - non ragioniamo come si fa nel campo della produzione delle automobili. Ai saloni appaiono dei prototipi stupendi che sembrano fatti apposta per colpire la fantasia del pubblico e dominare il mercato. Poi quando arrivano in vendita non c'è più nulla di quello che s'é visto nella prima versione. Questo perché man mano che questi prodotti eccezionali passano di mano, da un ingegnere all'altro, ciascuno dice "questo non si può fare, quell'altro è troppo costoso". Quando Jobs è arrivato alla Apple, spiega l'articolo, quella era la situazione e quello era lo stato delle cose quando è apparso sulla carta l'iMac bondi blue.

"L'abbiamo mostrato agli ingegneri - dice Jobs - e quelli: "oh no, quella roba non si può fare", tirando fuori 38 ragioni diverse. Ma io ho detto: "noi lo faremo". E quando mi hanno chiesto "perché" io ho detto "perché io sono il CEO e penso che si possa fare".

L'articolo di Time affronta anche i motivi per cui alla Apple si può operare in questo modo. Il principale è l'integrazione di hardware e software. Apple è una delle poche aziende ad avere questo privilegio. I processi di produzione così non passano da team a team, ma sono un lavoro organico, in cui ogni aspetto viene affrontato e risolto in maniera cooperativa. La seconda è che a capo di tutto c'é Jobs.

"Una delle ragioni - scrive Grossman - per cui alla Apple si lavora in questo modo è perchè se Jobs si trova in difficoltà a creare un software non vuole che questo giri su un hardware prodotto da un gruppo d'ingegneri che non conosce e non può licenziare". "Se una società produce il software e l'altra l'hardware, - dice Jobs - l'integrazione non è sufficientemente trasparente. Nessuno si assume la responsabilità dell'interfaccia e tutto diventa un pasticcio e l'innovazione non va avanti abbastanza velocemente"

Nessun commento: