17.8.12

Tedeschi, non cercate forse l'Italia?

Educati alla compostezza e alla riserva voi tedeschi, io lo so, cercate l'Italia.  
Mentre voi costretti nelle regole che vi fanno viaggiare come su binari non immaginate che la vita possa essere diversa. 
L'economia da ragione a voi. 
Il marco prima e ora i bond e l'euro. 
Avete questa e molte altre ragioni. 

Ma poi scappate in vacanza e andate ovunque e andate in Italia. 
Vi lasciate stupire dalle chiacchiere nella coda scomposta, qualche lamentela e la commessa che cerca un compromesso. 

Io la sera ascolto Minuetto di Mia Martini e ritorno l'indomani, accendo le macchine, le fiamme e canto nella mia testa l'abisso di un paese senza troppe regole o dove molte poche sono rispettate: l'Italia. 

Non rimpiango l'ingiustizia che so essere presente. 
L'inequità di molte parti sociali. 
L'arroganza e l'estrema insicurezza quotidiana. 

Ma so che voi cercate proprio l'italia quando dopo calcoli e calcoli vi rendete conto della bellezza di uno sbotto o di un litigio fuori dalle righe epperò sincero. 

Il dolore è quanto di più sincero abbia conosciuto. 

E venite in italia con le creme da sole e quelle per le mani. E cercate proprio di vedere quanto complicata e semplice è al contempo la vita nello stivale. 

Basta un pallone per giocare in una via ma poi non ci sono porte e passano le macchine. Non importa. 

Voi avete molta ragione, direi quasi troppa. 
Ma non esitate. 
Non amate trovarvi impreparati, non assicurati, senza prevenzione, senza la certezza di un paracadute. 

Ma poi venite a cercare la spontaneità quasi che sia una materia prima. 

E non sono forse una bestemmia ed un insulto spontanei? 
Non fischiamo forse qualche volte dietro le gonne corte di turiste ignare? 

Però dietro il fischio c'è un messaggio solo e chiaro. 

Dietro il volto composto no. 

Preferisco cantare quando sono felice con il rischio di sorprendermi ingenuo a piangere nell'infelicità. 
Piuttosto che negare uno e l'altro sentimento perché la locomotiva viaggi più veloce. 

E poi la Giustizia con la G maiuscola non esiste. 

Scoppia una centrale nucleare in Baviera e senza un preciso calcolo finisce tutto. 
Domani qualcuno inneggia contro la minoranza di italiani all'estero e sono un nemico. 

Non è sempre un'onta esprimere se stessi e magari dire delle idiozie. 

Ma davvero chi è politically corrett non pensa idiozie? 

Il riserbo e il pudore non sono talvolta un modo di coltivare l'orgoglio e con esso la competizione? 

Ma io non voglio solo competere. Preferisco canticchiare qualche ritornello e cerco anch'io come voi l'italia, la magnifica e generosa, incoerente bella Italia.


Tratto dal Blog di Italiansonline Savoiardo in Baviera
di danilele




Zane: Mi sá che ormai penso alla tedesca pure io.

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