18.12.14

Giorno 8 - da Torres del Rio a Logrono - 20 km

Oggi siamo in 4, io, Angel il torero l spagnolo, Mar la dottoressa senza frontiere, Jaewoo( che noi chiamiamo Yahoo) il coreano sherpa.  

In questa settimana siamo diventati un gruppo molto affiatato, Angel ha dato al nostro gruppo un nome di fantasia "Cucipandi".  

Si cammina insieme, mangia insieme, si dorme insieme, si mangia insieme, si piange insieme, si piscia insieme.  

Oggi è un giorno triste, Mar domani deve tornare in servizio all' ospedale di Madrid, è gastroenterologa, e quindi deve abbandonare il cammino, e anche Cucipandi, l' accompagniamo alla stazione e ci congediamo, lei dice che non dobbiamo essere tristi, anzi, felici perchè siamo stati fortunati ad incontrarci, ed ad affiatarci perfettamente.  
  
Torniamo all' Albergue municipale per cenare, siamo rimasti solo noi 3 nell' Albergue, gli ospitaleros volontari sono tornati nelle loro case.  

Mentre mangiamo dei colpi fortissimi al portone rimbombano per l' edificio.  
È qualcuno che bussa coi pugni.  
Ci affacciamo alla finestra del primo piano e vediamo un uomo con lo zaino, sui 35-40 anni, alto 1.90-1.95, massiccio, col collo taurino.

Dice di essere un pellegrino e di farlo entrare.  
Parla spagnolo fluente ma con un forte accento dell' Est europeo.  

Gli diciamo che non abbiamo l' autorizzazione per farlo entrare. 
Lui dice di essere un pellegrino come noi, di essere stanco, e che dobbiamo solo aprire la porta.  

Io sono contrario, se quello entra io vado s dormire in hotel.   

Angel si commuove e gli dice OK, peró prima telefoniamo all' ospitaleros per avere l' autorizzazione.  

Il gigante dell' est si infuria, dice che non serve telefonare, dobbiamo solo aprire quella fottuta porta.

Eih. Eh.. Calmino....
Un vero pellegrino non si comporta così.  

Lui comincia ad offenderci.  
Adesso è sicuro che non lo facciamo entrare, e se ne vá.  

Un ragazzino che ha visto la scena ci dice che avremmo dovuto farlo entrare. 

Angel gli risponde:"l' avresti ospitato a casa tua ?"   

Angel, ha qualche rimorso, io no.  

Dopo mezzoretta passa per caso un' altro ospitaleros volontario, gli raccontiamo tutta la storia, e dice di conoscere il gigante dell' est, non è un pellegrino, è un homeless alcolizzato, una vecchia conoscenza che vive di furtarelli. 
Abbiamo fatto la cosa giusta, Angel è sollevato.  

Il cammino è proprio come la vita, ci sono buoni e cattivi, gente che viene e gente che vá.   

La vida son dos dias !

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